Zio Enzo

Lo zio Enzo amava moltissimo i suoi nipoti sparsi in tutta Italia. Oggi lo ricordiamo con affetto e già fin d’ora con nostalgia per la sua forte presenza e saggezza, per la sua bontà e generosità. Un grande esempio per tutti noi.

Rovereto, 15 ottobre 2017.

I 21 cugini Zecchini

 

Lo zio Enzo ci ha lasciato domenica 15 ottobre 2017. Era il nostro fratello maggiore, il braccio destro della mamma nella gestione della famiglia nei momenti difficili e nell’educazione e protezione delle sorelle “piccole”.

Buono, generoso, altruista, medico radiologo sulle orme del nostro papà. Ha vissuto per la sua famiglia, si è dedicato agli altri ed ai più poveri con tanto amore.

Voglio condividere con voi le parole scritte da Dino Pedrotti, amico sincero, compagno di tante avventure, di campeggi e percorsi scout, parole che raccolgono l’essenza della vita e della missione di Enzo.

Enzo Zecchini, una vita di servizio.

Leggiamo ogni giorno biografie di persone importanti, considerate importanti soprattutto perchè compaiono spesso sulla stampa o su altri media. Ma ci sono tante, tante persone umili che hanno condotto una vita esemplare dal punto di vista del futuro dell’umanità: queste devono continuare ad essere presenti nei nostri ricordi, nelle nostre anime, nella nostra vita pratica. Enzo Zecchini è stato una di queste persone.

Enzo ha concluso  “una vita di servizio con tanta umiltà e tanta umanità”: così è stato detto nel momento del commiato nella chiesa di Rovereto. Non solo vita da medico (al servizio dei malati) ma anche vita di famiglia (al servizio di figli e nipoti), vita di comunità (al servizio di bambini e carcerati), vita di impegni nella cooperazione internazionale (al servizio dei più poveri tra i poveri, sulle orme di Raoul Follereau).

Ma come si è formata la personalità di un Enzo altruista? E come Enzo può ancora trasmettere a noi quei valori che ci permettono di seguire il suo esempio? Anzitutto c’era stata la famiglia in cui è cresciuto e che ben conobbi: padre, madre, fratelli e sorelle formavano un vero “focolare”. E’ facile orientare la vita intera al servizio se nei primi anni l’ambiente familiare è ricco di vero amore, serenità, autorevolezza, dialogo costruttivo, spirito di accoglienza, esempi concreti di solidarietà….

Per Enzo un altro fattore positivo è stato il percorso scout che nel dopoguerra facemmo insieme per diversi anni. Tuttora decine di ragazzi di allora (ora pensionati) ricordano campeggi ed imprese che organizzavamo nel reparto Trento IV di S. Maria Maggiore, C’era l’impegno della Buona Azione quotidiana e c’erano davanti a noi semplici motto che abbiamo vissuto nella vita pratica:”Eccomi, sono pronto a servire”.

Un ragazzo ha bisogno di vivere avventure ed imprese sostenute da valori. Se lo scolaro non ha avuto in famiglia nei primi anni un orientamento al servizio, la scuola può intervenire poco con educatori e psicologi. Alla vita di scuola devono affiancarsi comunità in cui il ragazzo può esprimere le sue potenzialità: gruppi sportivi, ecologici, parrocchiali, culturali… Ma solo lo scoutismo educa a 360 gradi. Oggi i giovani istruttori sono ben formati in scuole che approfondiscono temi educativi molto caldi. Noi non avevamo scuole, ma facevamo “del nostro meglio” in un mondo in cui società e religione facilitavano il nostro impegno. Ma non c’era bisogno di scuole, se l’impegno evangelico del “servire” era vissuto in famiglia e comunità.

Lo spirito di servizio ha poi ispirato Enzo a seguire i lebbrosi del mondo. E’ lo stesso spirito che in parallelo ha guidato la Veonatologia trentina nell’organizzare cure efficienti non solo ai nostri neonati, ma amcge ai neonati del povero sud-est asiatico.

Enzo compariva poco sulla stampa locale. Ma ogni volta che scrivevo un pezzo a favore dei bambini, mi arrivava una sua mail che confermava il suo appoggio, ricordandomi spesso i motti scout… Grazie, Enzo!

La vita di Enzo non è finita. Il suo “essere” vive ancora nei nostri ricordi e continua ad esserci di esempio. Molti suoi vecchi “lupetti” hanno mantenuto la promessa scout per tutta una vita nella famiglia, nel lavoro. Enzo continua certamente a vivere anche nel patrimonio di tutta l’umanità. Lui ha contribuito a migliorare salute e speranze di intere comunità povere e ammalate. Siamo gocce importanti nell’oceano dell’umanità, diceva Teresa di Calcutta. Il regno dell’Amore su tutta la terra si potrà raggiungere se sempre più persone seguono l’esempio di Enzo: fare “del proprio meglio” per servire che ha bisogno di noi e “lasciare il mondo un po’ migliore di quello che abbiamo trovato”. Insisterei su quelle parole: un po’ migliore” …

Cuginata 2015 – Malga Cita. Lo Zio Enzo con tutti i suoi nipoti.

Tagged:

Lascia un commento

WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux